destionegiorno
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Sono nato a Raffadali (AG) il 4/5/56 e nel ‘74 ho conseguito la maturità classica presso il liceo Empedocle di Agrigento. Appena diciottenne mi sono iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza di Palermo presso la quale mi sono laureato nel 1978. Ho subito vinto il concorso per Segretari Comunali ed a ... (continua)
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E’ molto amaro
il sapore del nulla
dei giorni trascorsi
senza storia, né memoria.
Il passato recente e lontano
annega... leggi...
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L’azzurro cielo,
un campo speciale,
ove il sole e la luna
stanno a giocare.
Le bianche nuvole
coprono il cielo
al manto... leggi...
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Vorrei scrivere
una poesia d’amore,
ma per quel che provo
le parole non trovo.
Penso a "ti amo"
ma l’hanno detto... leggi...
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Tu che cammini sui tetti
fai un’eccezione,
vai nella terra ucraina
a svolgere una bella missione.
I bambini hanno paura
della terribile guerra,
ha distrutto le loro case
e sepolto i nonni in terra.
Non avere paura,
sono bambini buoni,
non... leggi...
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Non avevo giocattoli,
non ricevevo regali,
non c’erano da leggere
fumetti o giornali.
Mancava un pallone
da prendere a... leggi...
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Ricordo ch’ero ancora ragazzino
quando mi lasciasti quel mattino.
Era cielo d’autunno e freddo il sole,
cambiò la mia... leggi...
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E’ bella Torino,
la città dei sovrani
che un tempo le diedero
un grande domani.
Della bell’ Italia
fu la capitale,
poi... leggi...
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All’ombra dei tuoi rami,
sulla magica altalena,
volavo nel cielo
azzurro e infinito
soave e lieve
come una farfalla.
Tu... leggi...
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Cerco sempre.
Ricerca incessante,
inquieta, senza sosta.
Non so cosa cercare,
né dove, né quando.
Mi interrogo di... leggi...
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Soffiano forti
i venti di guerra,
sangue innocente
scorre sulla terra.
Un tristo Caino
ha preso il... leggi...
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«Il poeta va indietro con la memoria e ricorda con grande nostalgia la nonna, le sue magiche ricette ed i sapori di quelle pietanze semplici e genuine. Man mano che scorrono questi versi la nostalgia per il tempo andato sempre avere il sopravvento!» |
Inserita il 26/02/2015 |
Michelangelo La Rocca
 | Ricordu comu
fussi ancora ora
u furnu a ligna
chi c’era fora.
A nonna u famiava
cu la ddisa
e li scorci
di la mennula muddrisa.
Quannu si sfurnava
u pani callu
nun vidia l’ura
di mangiallu.
Na picca di sali
e d’origanu profumatu,
na sbrizza d’ogliu
e un pani era cunzatu!
Siddru sfurnava
i cuddriruna
u iaru acchianava
nacpu la luna.
Intra la pasta
nun mancava nenti:
zarchi sarbagi,
cipuddra, patati
ogliu, pumadoru
e sardi salati.
C’eranu tanti
autri cosi beddri:
pani ammugliatu,
maccu cu i cavateddri,
ulive a passuluni
e chiddre scacciate:
nun puo’ capiri
cu nun l’ha pruvate!
Nun c’è chiù
u mangiari di na vota
e la povira nonna
na tomba si rivota!
Lu sa nonnarè,
sai chi ti dicu?
Su un jornu nni videmu
cu San Petru mparadisu
cucini comu quannu era nicu?
Traduzione
La cucina della nonna
Ricordo come
fosse ancora ora
il forno a legna
che c’era in campagna.
La nonna lo scaldava
con la disa
e le bucce
della mandorla tenera.
Quando si sfornava
il pane caldo
non vedevo l’ora
di mangiarlo!
Un pochino di sale,
e d’origano profumato,
una goccia d’olio
e il pane era condito!
Se sfornava
i calzoni
il profumo arriva
fin sulla luna.
Dentro la pasta
non mancava niente:
costine selvagge,
cipolla, patate
olio, pomodoro
e sarde salate.
C’erano tante
Altre cose buone:
il pane imbevuto
la purea di fave con i cavatelli,
olive nere
e quelle schiacciate:
non può capire
chi non le ha provate.
Non c’è più
il mangiare d’una volta
e la povera nonna
nella tomba si rivolta.
Lo sai nonna,
sai che ti dico?
Se un giorno ci vediamo
con San Pietro in Paradiso
cucini come quando ero piccolo? | 

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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Molto bella, tanta nostalgia e tanto amore per la cara nonna che preparava tante cose buone. Sicuramente ritroveremo i nostri cari che tanto ci mancano. Dolcissima e tanto coinvolgente. Sei anche nello scrivere in vernacolo. Complimenti Michelangel (Angela)
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Sempre bello leggerti Mick, buona serata (Silvia De Angelis)
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