destionegiorno
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Sono nato a Raffadali (AG) il 4/5/56 e nel ‘74 ho conseguito la maturità classica presso il liceo Empedocle di Agrigento. Appena diciottenne mi sono iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza di Palermo presso la quale mi sono laureato nel 1978. Ho subito vinto il concorso per Segretari Comunali ed a ... (continua)
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E’ molto amaro
il sapore del nulla
dei giorni trascorsi
senza storia, né memoria.
Il passato recente e lontano
annega... leggi...
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La guerra ci tiene
col fiato sospeso,
nella nostra vita
ha un orribile peso.
Migliaia di morti,
paesi distrutti,
gente affamata,
dolorosi lutti.
Non ha proprio senso,
è retriva, antiquata,
è tragedia orribile,
ormai superata.
E’ giunta... leggi...
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Morire non è l’istante
in cui tutto finisce,
il cuore si ferma,
la vita svanisce.
E’ un percorso lungo
incerto,... leggi...
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E’ scuro il cielo,
di nero ammantato,
nuvole di polveri infuocate
coprono il pacifico azzurro.
Cosa aspetta il sole
coi suoi raggi luminosi
a restituire al cielo
il suo consueto splendore?
Cosa attende la luna
col suo chiarore
a fare brillare... leggi...
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E’ notte fonda,
una lunga nottata,
che ritorni l’alba
non è cosa scontata.
Nel cielo rimbombano
rumori di guerra,
a un filo sottile
è appesa la terra.
Ospedali distrutti,
teatri annientati,
gli uni contro gli altri
gli uomini armati.
Sullo... leggi...
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La nostra terra
è una sfera che brucia,
abbiamo tradito
la sua fiducia.
Avremmo bisogno
di un pianeta di scorta
o... leggi...
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Soffre tanto
il nostro pianeta,
non sa dove andare,
ha smarrito la meta.
Nessuno riflette
sugli errori fatali
che sono all’origine
di tutti i nostri mali.
Il nemico invisibile
ha inviato un segnale,
c’è poco tempo
per poterci... leggi...
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Ricordo ch’ero ancora ragazzino
quando mi lasciasti quel mattino.
Era cielo d’autunno e freddo il sole,
cambiò la mia... leggi...
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E’ lunga la notte,
non tramonta la luna:
Perché uomo?
E’ solo sfortuna?
Non sorge l’alba,
non spunta il sole:
Come... leggi...
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Michelangelo La Rocca
| Quann’era tempu
di vinnignari
tanti jorna prima
ci cuminciava a pinsari.
Era un jornu di festa,
di cuntintizza, di alligria,
propriu di tutti,
puru la mia.
S’inchivanu li panara
nto u mumentu,
po’ cu li muli a racina
si purtava o parmentu.
Spessu li vespi
guastavanu la festa
muzzicannu a qualcunu
ca iva fora di testa .
U mustu firmintava nta la vutti,
s’aspittava San Martinu
prima di scrupiri
s’era bonu lu vinu!
A mia piacia assà
mangiari a racina
cugliuta frisca
di prima matina.
Cu lu vinu
u discursu era diffrenti,
minni biviva
cchiù picca di nenti.
Quann’era nicu
mi ficiru mbriacari
pi chistu di lu vinu
m’appi arrassari.
M’arricordu sempri
u vinnignari:
na festa granni
ca nun si po’scurdari
TRADUZIONE
La vendemmia
Quand’era tempo
di vendemmiare
tanti giorni prima
ci cominciavo a pensare.
Era un giorno di festa,
di contentezza, d’allegria,
proprio di tutti,
anche la mia.
Si riempiva il cesto
in un momento,
poi coi muli l’uva
si portava al palmento.
Spesso le vespe
guastavano la festa
morsicando a qualcuno
che andava fuori di testa.
Il mosto fermentava nella botte,
s’aspettava San Martino
prima di scoprire
s’era buono il vino.
A me piaceva assai
mangiare l’uva
raccolta fresca
di primo mattino.
Col vino
il discorso era differente,
ne bevevo
più poco di niente.
Quand’ero piccolo
mi fecero ubriacare
per questo dal vino
mi dovetti allontanare.
Mi ricordo sempre
il vendemmiare:
una gran festa
che non si può scordare. |
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Hanno inserito questa poesia nei propri segnalibri: - Alberto De Matteis
Possiamo elencare solo quelli che hanno reso pubblici i propri segnalibri. |
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Sempre piacevolissimo il tuo vernacolo, un sorriso (Silvia De Angelis)
Lettura molto piacevole. Complimenti Michelangelo (Antonietta Angela Bianco)
Sempre bravo nei tuoi ricordi. Complimenti (Alberto De Matteis)
Un caro saluto e buona serata (Alberto De Matteis)
Molto bella, piena di gradevoli ricordi. (Sara Acireale)
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